mercoledì 6 luglio 2016

Camelia



Camelia, primaverile e invernale

Le camelie vengono comunemente suddivise in due grandi gruppi, distinti per epoca di fioritura. Per quanto riguarda le camelie a fioritura primaverile ricordiamo la Camellia japonica, la C.
Camelia Sasangua (Invernale)
reticulata, la C. rosiflora, la C. tsaii. Al secondo gruppo appartengono le Camelie a fioritura autunnale e invernale; la Camellia sasanqua (in generale dal profumo lieve ma intenso, che può cambiare parecchio da una varietà all’altra), la C. hiemalis, la C. vernalis, la C. sinensis (dalle cui foglie e boccioli si estrae il tè), la C. lutchuensis (dal profumo intenso, è una delle più difficili da coltivare), la C. transnokoensis, la C. vietnamensis, la C. petelotii. Alcune varietà vanno in fiore precocemente, già a settembre-ottobre. Altre come la C. sasanqua, fioriscono da novembre a marzo, altre ancora (ad esempio la C. vernalis) sviluppano la fioritura nel tardo inverno. Naturalmente, a questo elenco vanno
Camelia Japonica (primavera)
ad aggiungersi anche le innumerevoli varietà ibride prodotte in vivaio. I colori tipici della camelia sono il bianco, il rosa e il rosso, con tutte le sfumature intermedie.

 Le camelie a fioritura autunnale e invernale sono piante molto rustiche; tollerano il gelo (fino ai -12° C) e il caldo (35° C). Tuttavia prediligono i climi miti e non eccessivamente secchi. La posizione ideale è la mezzombra, ma resistono abbastanza bene al sole diretto, al contrario delle loro “cugine” a fioritura primaverile, molto più sensibili al cocente sole estivo di mezzogiorno.
La potatura si effettua in maggio, o comunque dopo la fioritura: si eliminano i rami secchi. In questo periodo si esportano anche i rami cresciuti irregolarmente, e si effettua qualche cimatura per rendere più regolare la chioma delle piante. Prima della fioritura, se i boccioli sono troppo abbondanti, è consigliabile eliminarne un certo numero: in questo modo si otterranno fiori più belli. 

Sasangua Fioritura: inizio di ottobre fino a marzo

L'Int.Camellia Society sentenzia che la posizione ideale per una camelia sia sotto conifere
Rispetto alle primaverili C. japonica e C. reticulata, le specie invernali e soprattutto C. sasanqua si adattano meglio a differenti modi d’allevamento, anche perché possiedono un legno giovane più flessibile e sono maggiormente disponibili a lasciarsi potare. Di conseguenza, fatta salva la forma d’uso principale, che la vede messa a dimora nelle aiuole con esemplari singoli per le varietà più alte o in piccoli gruppi per le più “nane”, C. sasanqua si presta senza problemi alla formazione di siepi. In questo caso, occorre che le piante siano distanziate fra loro di circa 80-100 cm, potandole in seguito con cesoie o tagliasiepi per conferire la forma voluta e rimuovendo rametti deboli o malformati.
di norma vanno bagnate di sera in misura abbondante, ma tutto dipende dalla varietà e dalla situazione specifica.
le specie e le varietà ‘invernali’ pongono termine alle loro migliori prestazioni verso marzo, proprio quando entrano in scena le loro compagne primaverili, così che mediante una scelta oculata è possibile avere un giardino di camelie fiorite per circa otto mesi, da settembre ad aprile.

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