Molto rustica
Fiorisce in Primavera come la fostizia

Progenitori: ignoti
Morfologia della pianta: è un arbusto a sviluppo rapido prima in larghezza e poi in altezza, a fusti sottili e ricadenti, verdi e lucidi, scarsamente ramificati e che produce numerosi germogli basali.
Dimensioni: raggiungei 3 m. di altezza e larghezza.
Fiori/Infiorescenze: produce innumerevoli fiori stradoppi, simili a pompon, di 3 cm di larghezza.
Periodo di fioritura: precocemente in primavera e a volte anche in autunno.
Colore: giallo dorato e luminoso.
Profumo: assente.
Foglie: foglie alterne, oblunghe, acuminate, con margine seghettato, leggermente pubescenti, di colore verde più o meno scuro.
Frutti/semi: la pianta è improduttiva.
Esposizione: queste piante tollerano qualsiasi esposizione, dall'ombra completa fino al pieno sole. In genere le piante poste in ombra totale tendono a produrre pochi fiori, mentre i boccioli degli esemplari in pieno sole tendono a sbiadire, l'esposizione ideale nei climi caldi è quindi la mezz'ombra e nelle regioni più fredde il pieno sole.
Rusticità: rustica e resistente all’inquinamento.
Tipo di terreno: cresce senza difficoltà in qualunque terreno da giardino, di media fertilità e ben drenato.
Preferisce, comunque, un terriccio composto da foglie decomposte, torba e un poco di sabbia;non ha esigenze particolari di ph.
Fabbisogno idrico: bagnare solo dopo la messa a dimora e fino al completo attecchimento e, ovviamente, durante periodi di particolare siccità.
Per le piante in vaso, mantenere il terreno leggermente umido intervenendo sempre con moderazione.
Concimazione: Non ha molte esigenze, va bene qualsiasi concime seguendo le indicazioni del produttore, in febbraio è consigliabile aggiungere concime organico ben maturo.
Potatura: per avere esemplari molto fioriferi è meglio non esitare con le cesoie. Per stimolare la formazione di legno nuovo, in autunno, al termine della stagione vegetativa, i rami che hanno fiorito vanno abbassati fino a 30-35 cm. da terra o dal punto di inserzione e vanno eliminati i rami disordinati e danneggiati.
Moltiplicazione: la forte capacità pollonifera permette l’ottenimento di nuove piante dal cespo principale.
In giugno si possono prelevare talee semi-erbacee.
Infine è possibile propagare la kerria per propaggine flettendo un giovane ramo esterno verso il terreno e fissandolo al suolo con una forcella.
Malattie: è una pianta resistente che difficilmente viene attaccata da funghi o parassiti.
Utilizzo in giardino: esemplare isolato, siepi rustiche, nel bordo misto arbustivo come sfondo ad arbusti più bassi.
Curiosità: in Giappone Kerria japonica è chiamata Yamabuki, che significa "giallo oro" ed è sinonimo di prosperità e salute, tradizionalmente se ne utilizzava il midollo per per modellare piccoli fiori da far galleggiare nelle tazze di saké.
introdotta in Europa da William Kerr che la inviò all’orto botanico inglese di Kew. Da lì si diffuse rapidamente e in Italia arrivò pochi anni dopo per merito del valente botanico Saccardo.
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